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Eurovision song contest 2014: emma marrone (giorni fa) “voglio conquistare l’europa intera!”

Creato il 12 maggio 2014 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

emma marrone

Lasciamo stare che la manifestazione canora di Copenhagen (10/05/2014), che, teoricamente, avrebbe dovuto riunire il meglio della musica europea su piazza, si è risolta, come giustamente hanno fatto osservare Linus e Nicola Savino, in qualità di commentatori per Raidue, in una via di mezzo fra “Giochi senza frontiere” e la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, per di più alla “modica” cifra di 12 milioni di euro, ma ha fatto acqua da tutte le parti anche per quelle che ne dovevano essere le strutture portanti, ovverossia le canzoni, in cui non si è saputo andare oltre arrangiamenti e stili musicali vecchi di 30 anni e più, tanto che vi si avvertivano distintamente echi di “hit” del passato, i cantanti dilettanteschi, dalle voci con timbri anonimi e incolori, che sarebbero stati “fermati” alla prima selezione delle “Blind auditions” di “The Voice of Italy”, ai personaggi proposti e qui c’è da sbizzarrirsi davvero, si va dal “molto pittoresco” e “carnevalesco” delle concorrenti polacche, in costume tipico, con “bella lavanderina” munita di tinozza che si mette a fare il bucato cantando, alle intrusioni calcistiche, con avvistamento di sosia di Boateng (rappresentante di colore dell’Ungheria) e El Shaarawy (per la Francia), la Scandinavia e aree limitrofe, invece, regalano essenzialmente ectoplasmi biancastri dai capelli biondo-bianco, espressivi come surgelati Findus e di una piattezza desolante e ancora, scenografia, questa sconosciuta, in compenso rimarrà scolpito nella memoria il ballerino che corre come un criceto in una ruota girevole durante la “performance” della concorrente ucraina, salvabili gli effetti speciali, le luci spettacolari e i fasci laser che sprizzano dal pavimento, regia statica e senza “guizzi” …… eppure, nonostante il livello generale così così, con Emma, ben quotata dai “bookmakers”, finiamo addirittura al 21esimo posto e un po’ brucia, noi sopravviveremo lo stesso, ma chissà come l’avrà presa lei, dopo le sue “sparate” di qualche giorno fa (a “Vanityfair.it”). Ecco le sue “chicche” : “Se vincono gli altri sono felice … ma m’inca**o se non vinco io”, a seguire “I complimenti belli li ho ricevuti dalla stampa estera”, affermazione rivolta, come ha precisato, a coloro che, in patria, non la considerano ancora un’artista “matura” e credibile, ma il “climax” lo raggiunge con la spacconata “Vorrei dire (ndr al rientro in Italia): ho conquistato l’Europa intera”, abbiamo capito perché si è presentata in scena con miniabito provvisto di mantello, con scaglie dorate applicate nella parte superiore e corona di alloro in testa, perfetto per fare “pendant” con la sontuosa veste bianco-oro del bieco imperatore Commodo di Joaquim Phoenix ne il “Gladiatore” e infatti la ragazza mette in atto  subito la sua intenzione di “dominio”, aggredisce pubblico e palcoscenico con graffianti vocalizzi “rock” (non canta male, diciamolo), si dimena scompostamente, fa il diavolo a quattro, gattona per terra fissando con occhio voglioso e cupido la telecamera neanche avesse davanti Johnny Depp e infine conclude il suo “show” distesa, spossata (ma cantava o mimava “altro”?il dubbio permane), sulle ginocchia piegate sotto il corpo, un’esibizione esageratamente sopra le righe distante anni-luce da quelle di tutti gli altri concorrenti e probabilmente anche dal gusto dei giurati di altre nazioni, che, bisogna sottolineare, sono stati spesso coinvolti in coalizioni “di comodo” e “voti di scambio”, se non altro i nostri hanno la coscienza pulita, avendo premiato il/la migliore, ossia Conchita Wurst.
Poco prima della “finale”, la Marrone aveva dichiarato di voler mettere “La coppa dell’Eurovision sul comodino”, crediamo proprio che le toccherà accontentarsi di un più modesto “souvenir” della “Sirenetta” di Copenhagen, magari da lanciare contro una parete per placare (per rifarci alla sua terminologia!) l’inca**atura …

Fede


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